Home » Agenda » Agenda della Riserva

In appennino siamo in riserva? Il futuro sotto l'insegna Unesco

Venerdì 28 ottobre a Sarzano quarta conferenza, a partire dalla mostra sui fossili

(Sassalbo, 26 Ottobre 2016) - Come cambia una terra con i suoi viventi? E che succede quando fra quei viventi consideriamo anche noi? Nell'ambito della mostra di fossili sull'evoluzione naturale "Le pietre della vita" il castello di Sarzano ospita venerdì 28 ottobre l'ultimo dei quattro incontri programmati, dedicato alla Riserva mondiale Unesco "Uomo e biosfera" Appennino tosco-emiliano.

Sotto il titolo "Noi siamo evoluzione: vivere oggi l'Appennino" si parla di sviluppo della montagna. Il giornalista scientifico Franco Capone introduce la serata illustrando che cosa sono le riserve Unesco: diffuse in tutto il mondo, esse presentano ovunque luci e ombre, opportunità e problemi interessanti di sviluppo ecosostenibile, ma spesso risultano di non facile comprensione per gli abitanti. Il geografo Fabrizio Frignani descriverà le trasformazioni nel tempo del paesaggio agrario d'appennino nel volgere del passato recente e dell'evoluzione in corso; a seguire Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale, esporrà quanto sta accadendo a un anno dal riconoscimento conferito dall'Unesco, indicando quali concrete prospettive di sviluppo appaiano percorribili e spiegando come e perché siamo già parte di una rete mondiale di creazione di valore.

Il curatore della mostra Franco Capone e Roberto Carriero del Comune di Casina condividono la tesi di fondo che ha dato vita alla serie degli incontri: la comprensione e il rispetto dell'ambiente, dal passato al presente, sono fondamento di un rapporto sostenibile fra uomo e territorio.

Questi sono gli ultimi giorni per visitare la mostra, che è aperta fino al 30 ottobre.

Sono esposti quasi 200 pezzi fra fossili originali e copie di qualità museale, in gran parte proprietà del giornalista scientifico Franco Capone, e comprende lo scheletro di Lucy, la famosa "donna-scimmia" della specie Australopithecus afarensis del gruppo di ominidi da cui ebbe origine l'uomo.

La mostra è stata apprezzata da un pubblico numeroso di tutte le età. Finora sono pervenute prenotazioni di visite guidate per oltre 800 bambini e ragazzi di ogni ordine scolastico, che hanno l'opportunità di visitare anche il castello matildico di Sarzano.

L'iniziativa vede collaborare a fianco del Comune di Casina i Musei Civici di Reggio Emilia e l'Oasi Lipu di Bianello, e si avvale del contributo di Iren.

foto della notizia
foto della notizia
foto della notizia